Lavori di recupero di Palazzo Cocuzza per attività museali a Monterosso Almo.

Dettagli      Scheda     
Realizzazioni

Scheda sintetica

Oggetto
Lavori di recupero di Palazzo Cocuzza per attività museali
Committente
Comune di Monterosso Almo (RG)
Progettista e D.L.
Ing. Giuseppe Bucchieri - Arch. Salvatore Alderisi
Dir. tecnico di cantiere
Geom. Giorgio Zaccaria - Geom. Agatino Schininà
Periodo di realizzazione
2004-2006
Tipologia dei lavori
Restauro conservativo e consolidamento strutturale

La costruzione dell’edificio in oggetto, ha avuto inizio nel 1880 in un’area occupata in precedenza da case contadine. Ricade all’interno del centro storico del Comune di Monterosso Almo, e si affaccia sulla Piazza S. Giovanni, su Via Roma, Via Principe di Piemonte e la Via Prati che la delimita sul retro. Il progetto, fu redatto dall’Ing. Sciuto che in quel periodo operava nella provincia di Catania, va precisato che il progetto generale dell’edificio realmente non fu portato a termine, infatti rimase incompleta la parte nord-est tra la Via Principe di Piemonte, la Via Prati ed il cortile interno. 

Il Palazzo occupa una superficie complessiva di circa 1.200mq., avente forma trapezoidale, tale configurazione fuoriesce da un sistema di assi strutturati a raggiera i cui centri di origine si ritrovano

sulla Piazza S. Giovanni.

Presenta uno sviluppo in verticale costituito da tre livelli fuori terra, oltre a un piano terrazza dove esistono dei locali sottotetto di servizio ed una torretta in muratura molto degradata che permette un suggestivo panorama. Il primo livello (Piano Seminterrato) si compone di una serie di locali attualmente utilizzati come deposito e garage. Il secondo livello (Piano Terra) dalla Via Principe di Piemonte dal quale si accede tramite un portale simmetrico riccamente decorato e sormontato dallo stemma della famiglia, si compone di un atrio di accesso, caratterizzato da tre ingressi dai quali si accede sia al piano rialzato, che alla particolare scala di forma ellittica che consente di raggiungere i piani superiori. Il terzo livello (Piano Primo o Piano Nobile), si presenta realizzato in conci di pietra ad “opus quadratum” aventi due diverse dimensioni in modo da formare dei ricorsi orizzontali di particolare forma e disegno. Questo piano risulta ricco di dettagli, decori, stucchi, dipinti, ecc., le aperture esterne presentano stipiti con lesene in stile corinzio, e balconi in pietra sorretti da mensole sempre in pietra, decorate in stile classico, con parapetti in ghisa fusa a motivi floreali.

L’esterno dell’edificio si conclude con la classica trabeazione dove notevole è la cura dei dettagli, in particolare il cornicione in pietrame perimetrale.

L’intervento progettuale ha avuto come obiettivo principale quello della messa in sicurezza e consolidamento strutturale dell’edificio.

Un primo intervento consistito nel rifacimento del tetto di copertura, mantenendo la stessa e identica configurazione originaria, mediante la sostituzione delle capriate in legno, delle travi di orditura (arcarecci), e del manto di tegole, utilizzando legname squadrato di essenza dura, e tegole tipo marsigliese e coppi alla siciliana di argilla chiara. In corrispondenza del tetto di copertura sono stati  realizzati nei muri portanti interni all’edificio dei cordoli in muratura, mentre nelle pareti esterne incatenati, tramite la perforazione a rotazione della muratura e l’inserimento di tiranti in barre di acciaio tipo Gewi di adeguato diametro, opportunamente ancorate ad apposite piastre in acciaio (nascoste in nicchie appositamente ricavate nella muratura).

Il Palazzo Cocuzza è stato acquistato dal Comune di Monterosso Almo dovrà assolvere alle funzioni di attività museali (Centro Culturale Polifunzionale, comprendente museo etnografico, museo di arte e storia contadina, pinacoteca comunale, centro culturale e sala convegni).

Nella provincia di Ragusa fortissima era la tradizione lapicida e fino all’inizio degli anni quaranta molti erano i giovani che vi si dedicavano nonostante ciò, oggi non molti si dedicano ancora a questa attività. Da qui un’altra indicazione per il programma d’intervento: la costituzione di un polo didattico finalizzato alla formazione di giovani in grado di lavorare la pietra.